L’eredità del de cuius, dalle successioni all’accettazione o rinuncia, a come rintracciare gli eredi. Ecco tutto quello che devi sapere
Nel momento in cui una persona viene a mancare una delle questioni da affrontare è quella relativa all’eredità del de cuius ed alle successioni ereditarie. Spesso capita, poi, che sia necessario rintracciare gli eredi e verificare l’accettazione o la rinuncia all’eredità. Ma andiamo per gradi e spieghiamo meglio di cosa stiamo parlando.
Chi è il “de cuius”
Il termine “de cuius” è utilizzato nell’ambito delle successioni mortis causa e significa letteralmente “colui della cui eredità si tratta” (abbreviazione di “de cuius hereditate agitur”). I giuristi preferiscono non utilizzare il termine “defunto” per indicare il proprietario dei beni oggetto dell’eredità e lo sostituiscono, quindi, con questa locuzione.
Il diritto ereditario e le successioni
Il diritto ereditario, o successorio, è un complesso di norme che regola le vicende riguardanti il patrimonio di una persona fisica per il periodo successivo alla sua morte. Nelle successioni gli attori coinvolti sono appunto il de cuius e i successori, coloro che subentrano nel patrimonio.
Nell’ambito della successione si distingue tra:
- Successione a titolo universale, in cui l’erede subentra nella posizione giuridica patrimoniale del defunto, quindi nella totalità di diritti e obblighi. In questo caso il successore subentra, quindi, in tutti i rapporti patrimoniali trasmissibili e acquisisce anche gli eventuali debiti del de cuius. Solo accettando volontariamente l’eredità, assume la posizione di erede.
- Successione a titolo particolare, in cui il successore, detto legatario, subentra solo in uno o più diritti determinati o rapporti attribuiti dal testamento o dalla legge. In questo caso, invece, il legatario diventa automaticamente tale dall’apertura della successione, senza che sia necessaria alcuna accettazione del lascito.
Il diritto ereditario disciplina, inoltre, 3 tipi di successione:
- Legittima, quando è assente il testamento. Interviene la legge ad identificare gli eredi nelle persone degli stretti congiunti del defunto e ad assegnare loro i beni dell’asse ereditario. Si può applicare anche per quei beni esclusi dal testamento.
- Testamentaria, quando i beneficiari sono individuati dal de cuius in forza di un testamento (olografo, pubblico, segreto o speciale). Tuttavia, devono essere rispettate le quote di eredità legittima degli eredi necessari (coniuge, discendenti, ascendenti).
- Necessaria, quando il testatore ha disposto dei propri beni, ma senza rispettare i diritti garantiti dalla legge ai congiunti più stretti, a cui spetta sempre di diritto una quota di eredità.
Come rintracciare gli eredi
Tra le varie pratiche di successioni dopo la morte del de cuius rientra il rintraccio eredi. La ricerca può risultare spesso lunga e difficile, perché magari i discendenti si sono trasferiti all’estero, hanno interrotto i rapporti con il de cuius oppure appartengano a un altro nucleo familiare.
Nel nostro ordinamento non esiste una norma che individua, in assenza di testamento, una figura incaricata al rintraccio eredi di un soggetto defunto. Ci si può così rivolgere a società che offrono, appunto, un servizio di rintraccio eredi, evitando tempi lunghi della ricerca. In questo modo si possono verificare i dati del decesso, identificare anagraficamente i soggetti trovati, con residenza e domicilio, e verificare l’accettazione e la rinuncia all’eredità. Scopri il Rintraccio Eredi Plus di Revela.
Accettazione e rinuncia all’eredità
Spesso ricevere un’eredità equivale ad incrementare il proprio patrimonio, ma non è sempre così. Quando si accetta l’eredità si diventa, infatti, eredi dei beni, ma anche dei debiti del de cuius e, quindi, si risponde con tutti i propri beni, non solo quelli ereditati. Ecco perché sia l’erede che il legatario possono scegliere di rinunciare all’eredità. In questo caso si perde ogni diritto e ogni dovere.
Va, inoltre, considerato che l’erede, apertasi la successione, prosegue nel possesso del de cuius, mentre il legatario inizia un nuovo possesso, che può in ogni caso essere riunito al precedente. Il legatario, poi, non è chiamato di per sé a rispondere dei debiti ereditari, salvo diversa volontà del testatore e comunque non oltre il limite della cosa legata.
Gli eredi, invece, subentrando in tutti i rapporti del de cuius, rispondono illimitatamente dei debiti, salvo abbiano accettato l’eredità con beneficio di inventario (circostanza che comporta che i debiti debbano essere pagati solo entro il valore del patrimonio ricevuto).