Titolare effettivo: chi è e come individuarlo

Titolare effettivo: chi è e come individuarlo

L’individuazione del titolare effettivo rientra nelle azioni che hanno lo scopo di impedire l’ingresso di risorse di origine criminale nel sistema economico, come il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo

Per la normativa antiriciclaggio il titolare effettivo è la persona fisica per conto della quale è realizzata un’operazione o un’attività, ovvero, nel caso di entità giuridica, la persona o le persone fisiche che, in ultima istanza, possiedono o controllano tale entità, ovvero ne risultano beneficiari”.

Il cliente invece, è il soggetto al quale i professionisti rendono una prestazione professionale in seguito al conferimento di un incarico. Queste due figure (titolare effettivo e cliente) possono, quindi, essere diverse tra di loro.

Secondo quanto previsto dalla normativa la non individuazione di queste persone può essere un indicatore di rischio. Molte strutture societarie, infatti, rappresentano il più delle volte un escamotage per nascondere identità e attività sospette.

Nella disciplina in materia di contrasto al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo, la raccolta di informazioni accurate e aggiornate sul titolare effettivo riveste un’importanza fondamentale per risalire ad attività illecite che potrebbero nascondersi dietro queste strutture societarie.

Le norme antiriciclaggio, il D.Lgs. 125/2019

Le norme antiriciclaggio hanno lo scopo di impedire l’ingresso di risorse di origine criminale nel sistema economico. Intercettando e ostacolando proventi di reato contribuiscono, infatti, a reprimere attività illecite.


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L’antiriciclaggio, inoltre, per la sua capacità di individuare e ricostruire condotte illecite criminali, costituisce un importante strumento per contrastare il finanziamento del terrorismo.

In merito, il titolare effettivo è centrale e il suo ruolo fondamentale è stato ulteriormente rafforzato dal nuovo testo del D.Lgs. n.125 del 2019.

In riferimento alla Direttiva (UE) 2018/843, c.d. V Direttiva, è stato infatti rimodellato il previgente impianto del D.Lgs. 231/2007 e del D.Lgs. 90/2017.

L’obiettivo, come già detto, è quello di tracciare con ampio grado di certezza i flussi finanziari nell’ottica dell’azione di contrasto al riciclaggio di denaro di illecita provenienza e di finanziamento del terrorismo.

Tra le novità vi sono:

  • l’accesso facilitato alle informazioni sui titolari effettivi, in modo da rendere maggiormente trasparenti società e trust
  • maggiore attenzione ai rischi intrinseci alle carte prepagate ed alle cripto valute
  • la cooperazione tra le varie Unità di Informazione Finanziaria (UIF)
  • il potenziamento dei controlli nei confronti delle operazioni che afferiscono Paesi terzi all’Unione profilati ad alto rischio.

Anche con riferimento alle persone politicamente esposte ci sono novità. Gli Stati membri devono, infatti, pubblicare ed aggiornare un elenco entro cui indicare con precisione le funzioni che devono essere considerate ai fini dell’individuazione dei soggetti rientranti nella categoria delle persone politicamente esposte.

Chi è obbligato a individuare il titolare effettivo

I soggetti obbligati all’identificazione del titolare effettivo quando il cliente è una azienda sono: banche e finanziarie, assicurazioni, commercialisti, notai, avvocati, associazioni di categoria, patronati, CAF e altri soggetti obbligati ex art. 3.

Sono stati poi inseriti i prestatori di servizi di cambio tra valute virtuali e valute legali, i prestatori di servizi di portafoglio digitale ed i commercianti e gli intermediari del mondo dell’arte.


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L’identificazione del titolare effettivo è effettuata contestualmente a quella del cliente e impone l’obbligato all’adozione di verifiche per comprendere la struttura di proprietà e di controllo.

Soltanto in seguito si potrà procedere a fornire il servizio o la prestazione, pena una sanzione amministrativa ed, in determinate situazioni, anche un procedimento penale.

Come si individua il titolare effettivo di un’azienda

Identificare il titolare effettivo è fondamentale per prevenire possibili rischi di frode, evidenziando le relazioni tra i soggetti e gli effettivi livelli di responsabilità.

Nell’individuazione è cruciale in primis il criterio dell’assetto proprietario: nella pratica, sono individuati i titolari effettivi quando una o più persone detengono una partecipazione superiore al 25% del capitale societario. Se una di queste percentuali è controllata da un’altra entità giuridica non fisica, è necessario risalire la catena proprietaria.


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Nel caso in cui non si riuscisse a risalire al titolare effettivo, un altro criterio per l’individuazione di questa figura è quello del controllo. È necessario cioè capire chi è la persona, o il gruppo di persone, che tramite il possesso della maggioranza dei voti o vincoli contrattuali esercita maggiore influenza all’interno dei soci/azionisti.

Infine, se entrambi i metodi non portano a niente si individua in colui che ha poteri di amministrazione o direzione della società.

Quando non ci sono le opportune competenze o il tempo per effettuare in proprio le ricerche, ci si può rivolgere a società come Revela che offrono un servizio professionale di ricerca del titolare effettivo.

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