Lo spionaggio industriale è un’attività condotta per ottenere in maniera illecita informazioni industriali, commerciali e segreti da aziende concorrenti. Perché rivolgersi a un’agenzia investigativa
Lo spionaggio industriale è un’attività condotta per ottenere in maniera illecita informazioni industriali, commerciali e segreti da aziende concorrenti.
L’obiettivo è conoscere strategie di marketing, brevetti, procedure interne, clienti e informazioni sensibili, per trarne un indebito vantaggio.
Ciò può causare gravi danni all’azienda, sia a livello di immagine che economico, che si concretizzano nella fuga di notizie, nella perdita significativa della clientela, nelle dimissioni di dipendenti. Inoltre, viola il principio chiave del nostro sistema economico, e cioè la libera concorrenza.
Ecco perché è molto importante prevenire e contrastare tale fenomeno con il controspionaggio, rivolgendosi ad agenzie investigative specializzate in indagini aziendali, come Revela.
Come si realizza lo spionaggio industriale
Come già detto, lo spionaggio industriale si verifica quando sono sottratte informazioni riservate a una realtà imprenditoriale, in particolar modo quelle che riguardano il know how aziendale.
In generale chi spia un’azienda concorrente lo fa attraverso intercettazioni telefoniche e ambientali o con il furto di dati, di sistemi informatici e di altri oggetti. Si tratta di azioni illecite commesse da cyber criminali e spie aziendali. Gli hacker informatici, per esempio, utilizzano sofisticate tecniche di hacking per penetrare nei sistemi informatici delle aziende e rubare dati preziosi.
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Lo spionaggio industriale può essere di due tipi:
- interno, quando sono coinvolti dipendenti infedeli, ex-dipendenti, collaboratori esterni o soci, che sottraggono le informazioni e le condividono con un competitor o le rivendono
- esterno, quando invece sono altre aziende a rubare le informazioni, attraverso l’uso di microspie, intercettazioni telefoniche e supporti informatici. Negli ultimi anni gli attacchi informatici (cyber spionaggio) sono aumentati notevolmente.
Come già detto le conseguenze più gravi sono finanziarie, ma l’azienda può subire anche la perdita di reputazione e perdere il suo vantaggio strategico.
Il reato di spionaggio industriale
In Italia, lo spionaggio industriale è un reato punibile con la reclusione e regolato dagli articoli 621, 622, 623 del Codice penale.
Art. 621, “Rivelazione del contenuto di documenti segreti”
Prevede che chiunque sia venuto abusivamente a conoscenza del contenuto, che deve rimanere segreto, di atti o documenti pubblici o privati, e lo riveli senza giusta causa, è punito se dal fatto deriva nocumento. La pena prevista è la reclusione fino a tre anni o una multa da 103 euro a 1032 euro. Il bene giuridico tutelato dalla norma è, quindi, la segretezza e l’inviolabilità dei documenti segreti.
Art. 622, “Rivelazione di segreto professionale”
L’art. 622 c.p. invece, disciplinando la rivelazione del segreto professionale, prevede che chiunque, avendo notizia di un segreto, lo riveli senza giusta causa, ovvero lo impieghi a proprio o altrui profitto, è punito, se dal fatto può derivare nocumento, con la reclusione fino a un anno o con la multa da 30 euro a 516 euro. La pena è aggravata se il fatto è commesso da amministratori, direttori generali, dirigenti preposti alla redazione dei documenti contabili societari, sindaci o liquidatori o se è commesso da chi svolge la revisione contabile della società.
Art. 623, “Rivelazione di segreti scientifici o industriali”
Questo articolo, infine, disciplina la rivelazione di segreti scientifici o industriali e prevede che chiunque, venuto a conoscenza di segreti commerciali, di notizie destinate a rimanere segrete o invenzioni scientifiche, le riveli o le impieghi a proprio o altrui profitto, è punito con la reclusione fino a due anni. In questa norma, il bene giuridico oggetto di tutela è l’interesse a che non vengano divulgate notizie attinenti ai metodi che caratterizzano la struttura industriale e, pertanto, il know how.
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Un’ulteriore norma da considerare è l’art. 615 ter c.p.: “Accesso abusivo ad un sistema informatico o telematico. Chiunque abusivamente si introduce in un sistema informatico o telematico protetto da misure di sicurezza ovvero vi si mantiene contro la volontà espressa o tacita di chi ha il diritto di escluderlo, è punito con la reclusione fino a tre anni”.
Tutte le suddette fattispecie sono procedibili soltanto con una querela di parte e non d’ufficio.
Come tutelarsi dallo spionaggio industriale
Proteggersi dallo spionaggio industriale è possibile, ma è necessario il sostegno di imprese specializzate in controspionaggio industriale, in quanto richiede sia una serie di conoscenze tecniche, sia capacità di studio e analisi del comportamento delle persone.
Chi sospetta di essere vittima di spionaggio industriale può sporgere denuncia, ma ha comunque l’onere della prova. Il che significa che dovrà fornire delle prove solide in grado di sostenere l’ipotesi di spionaggio, appoggiandosi ad agenzie investigative esterne, come Revela.
La prima cosa che fa un’agenzia investigativa è stilare un piano delle indagini e delle operazioni da svolgere per contrastare le azioni di spionaggio industriale.
Solitamente le operazioni più comuni sono:
- bonifica degli ambienti lavorativi, per la ricerca e l’eliminazione di eventuali microspie
- valutazione dei sistemi di sicurezza informatica (cyber security)insieme ad interventi di informatica forense (Digital Forensics)
- indagini sui dipendenti e sui soci, con una valutazione generale della loro vulnerabilità e di eventuali comportamenti scorretti.
Gli investigatori privati che si occupano di controspionaggio industriale acquisiscono e raccolgono tutte le prove in un dossier probatorio da mostrare in Tribunale. Ricorrere al controspionaggio significa, quindi, difendere la propria azienda e proteggere il proprio lavoro.