La prescrizione crediti commerciali si verifica quando il creditore perde il diritto di credito. L’azione tempestiva è, quindi, essenziale in questi casi. Ecco i termini di scadenza
Quando si parla di prescrizione crediti commerciali si intende l’estinzione del diritto di credito quando il titolare dello stesso non lo esercita entro i termini previsti per legge.
L’articolo 2934 del Codice Civile stabilisce, infatti, che se il creditore non esercita il suo diritto entro un determinato periodo di tempo, il suo diritto cessa di esistere. La durata ordinaria della prescrizione è definita in 10 anni e vale per tutte le tipologie di credito non espressamente indicate come eccezioni.
La prescrizione del diritto di credito comporta quindi la perdita, per il creditore, della possibilità di ottenere tutela dinanzi al giudice.
Per verificare se un diritto di credito è prescritto occorre sapere quanto tempo è trascorso dal giorno in cui tale credito è diventato esigibile fino al giorno attuale. In sostanza il credito si estingue solo se il creditore è rimasto inerte.
Cos’è il credito commerciale
Quando si parla di credito commerciale si intende una condizione di pagamento concessa dalla parte venditrice a quella acquirente. Questa può, quindi, avere accesso a beni e servizi specifici anche senza disporre di immediate risorse finanziarie per garantirne il pagamento.
Questo tipo di prestito prevede un certo grado di rischio per il fornitore. Le fatture non pagate sono un problema concreto che può avere un forte impatto negativo sul business e la liquidità di un’azienda. Quest’ultima, infatti, può trovarsi anche in un momento di grave difficoltà causato proprio da una mancata riscossione dei crediti commerciali.
Per questo motivo è fondamentale analizzare la situazione specifica per verificare qual è il rischio di insolvenza e non restituzione del denaro dovuto dall’azienda a cui si è concesso il prestito.
Quando vanno in prescrizione i crediti commerciali
I crediti commerciali possono essere estinti dall’azienda interessata in un periodo più o meno lungo di tempo, tuttavia c’è anche la possibilità che vadano in prescrizione. In questo caso il creditore perde il diritto di riscuotere la somma.
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Generalmente la norma italiana prevede che la tempistica standard di prescrizione dei crediti commerciali sia di 10 anni, ma in realtà non esiste un unico termine e la scadenza varia in relazione al soggetto che emette la fattura e al tipo di attività economica. Il credito può andare, dunque, in prescrizione anche in tempi inferiori, per determinati tipi di fatture.
Le tempistiche della prescrizione crediti commerciali sono:
- 10 anni per le fatture relative all’acquisto di beni o servizi una tantum (mobili, auto, libri, elettrodomestici)
- 5 anni per prestazioni di servizi periodici che solitamente devono essere pagate con cadenza annuale o per frazioni di anno più brevi (le bollette del telefono, canone di affitto)
- 3 anni per prestazioni professionali, per il compenso dell’opera prestata e per il rimborso delle spese correlative (commercialisti, avvocati, geometri, periti, medici)
- 1 anno per diverse tipologie di diritto (agente mobiliare, contratti di trasporto, lavori svolti da ditte di riparazione e manutenzione, prestazioni emesse da scuole e palestre private, premi assicurativi, retribuzioni per i prestatori di lavoro)
- 6 mesi per servizi alberghieri e B&B.
Come evitare la prescrizione dei crediti commerciali
Al fine di non incorrere nella prescrizione dei crediti commerciali e, conseguentemente, di non poter riscuotere le somme spettanti, occorre attivare una delle procedure previste dalla legge per il recupero del credito.
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In questo modo si interrompe il decorso dei termini di prescrizione e se ne stabilisce uno nuovo di uguale durata. Ecco come fare:
- inviare una raccomandata o una PEC al debitore per richiedere o sollecitare il pagamento. Ovviamente il sollecito di pagamento deve indicare chiaramente le partite o fatture scadute di cui si chiede il saldo
- far sottoscrivere al cliente una lettera di riconoscimento del debito, ovvero un documento all’interno del quale emerge la volontà del debitore di riconoscere senza eccezioni il proprio debito
- notificare al debitore un atto giudiziario come una citazione o un decreto ingiuntivo.
Quando ci si trova di fronte ad un mancato pagamento, allora è necessario agire il più velocemente possibile per recuperare il credito dalla società debitrice. Prima di stipulare un credito commerciale, sarebbe opportuno conoscere l’azienda o il soggetto a cui si concede il credito, per limitare il più possibile rischi di insolvenza da parte del cliente.