Il Pignoramento presso terzi è tra le procedure più consigliate. Avere informazioni veritiere, aggiornate e attendibili è importante per evitare spreco di tempo e denaro
Il Pignoramento presso terzi riguarda i beni del debitore che sono nella disponibilità del terzo, sia quando è in possesso dei beni del debitore, sia se quest’ultimo vanta crediti nei confronti del terzo. Presuppone, quindi, che siano coinvolti tre parti: il creditore, il debitore e il terzo pignorato (debitor debitoris).
È, spesso, la misura più consigliata tra le procedure di pignoramento, perché quella più immediata. Nello specifico ha per oggetto crediti o beni del debitore che sono nella disponibilità di terzi, come per esempio la banca, l’ufficio postale, l’istituto di previdenza, il datore di lavoro. I terzi pignorati possono essere anche più di uno, anzi non è affatto infrequente che il creditore proponga il pignoramento nei confronti di una pluralità di terzi.
Quando si fa il Pignoramento presso terzi
Si ricorre al Pignoramento presso terzi quando ogni tentativo di ottenere il pagamento del debito per via stragiudiziale non ha portato ad alcun risultato.
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Il creditore può allora ricorrere al Giudice affinché questi accerti, in via definitiva, il suo diritto. Per procedere al recupero del credito, deve essere in possesso di un titolo esecutivo (una sentenza, un decreto ingiuntivo) che ne attesti l’esistenza e l’entità.
Affinché l’atto sia considerato valido è necessario che ci siano determinati requisiti:
- l’atto di pignoramento, notificato al terzo e al debitore, deve contenere l’ingiunzione a non compiere atti dispositivi sui beni ed i crediti pignorati
- nell’atto devono essere indicate le somme dovute
- devono essere indicate dichiarazione di residenza o il domicilio nel comune in cui ha sede il tribunale competente e l’indirizzo p.e.c. del creditore
- l’atto deve contenere la citazione del debitore a comparire dinanzi al giudice competente ed indicare la data dell’udienza.
Alla notifica dell’atto di pignoramento il terzo è tenuto ad inviare al creditore una dichiarazione, che può inviare tramite raccomandata a/r o P.e.c., che deve contenere le seguenti informazioni: le somme o i beni del debitore che ha in suo possesso, la data entro la quale deve provvedere al pagamento o alla consegna dei beni, eventuali sequestri già eseguiti e cessioni che sono già state notificate e accettate.
Gli obblighi del terzo
Dal giorno in cui riceve la notifica dell’atto di pignoramento, il terzo è soggetto agli obblighi che la legge impone al custode. A prescindere dalla dichiarazione positiva o negativa che renderà al creditore, è personalmente responsabile verso il creditore pignorante e le somme o le cose dovute non saranno più nella sua disponibilità.
I beni che rientrano nel pignoramento presso terzi
I beni che rientrano sono:
- conti correnti, titoli bancari o postali
- stipendi, secondo i limiti stabiliti dalla legge
- pensioni, secondo i limiti stabiliti dalla legge
- crediti, nel caso in cui il debitore sia un’azienda il pignoramento di crediti commerciali (es. le fatture)
- beni o cose del debitore che sono nella disponibilità del terzo.
Crediti non pignorabili
Non tutti i crediti che il debitore vanta presso il terzo possono essere oggetto di pignoramento. Sono crediti impignorabili: i crediti alimentari, i crediti che hanno come oggetto i sussidi di grazia o il sostentamento a persone iscritte nell’elenco dei poveri, sussidi per maternità, malattie o funerali da casse di assicurazioni, da enti di assistenza o da istituti di beneficenza.
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Crediti parzialmente pignorabili
Sono crediti parzialmente pignorabili, invece, tutte le somme che spettano al debitore e che riguardano rapporti di lavoro o di impiego. Secondo la normativa attuale (Legge di Bilancio 2020) lo stipendio può essere pignorato di:
- un quinto, quando si tratta di debiti di lavoro o di tributi provinciali e comunali omessi
- un terzo, quando la pendenza riguarda gli alimenti dovuti per legge.
Quali informazioni si possono ottenere
Le informazioni, che si possono avere sia su un soggetto fisico che su una impresa, riguardano la posizione lavorativa o pensionistica per valutare la solvibilità della persona e, quindi, il pignoramento dello stipendio, le Referenze Bancarie e dati bancari.
È possibile anche conoscere eventuali protesti, pregiudizievoli, partecipazioni in altre società o fare un’Indagine Patrimoniale più approfondita sulla persona o sull’impresa. Nei casi particolari, in cui avviene il decesso del debitore è possibile poi, tramite queste indagini preliminari, conoscere l’identità degli eventuali eredi.
L’importanza delle informazioni nel Pignoramento presso terzi
Avere informazioni veritiere, aggiornate e attendibili è l’unico modo per riuscire a recuperare il proprio credito. Giocano un ruolo fondamentale la tempestività, soprattutto in caso di reperimento dei Dati Ufficiali, e l’elaborazione di indagini più approfondite. È, dunque, necessario analizzare in maniera approfondita la posizione del debitore, per capire se è effettivamente in grado di pagare.
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Rivolgersi ad una società investigativa specializzata è la strada giusta per rintracciare il debitore e, quindi, avviare un’azione di recupero senza spreco di tempo e denaro. Le informazioni reperite sono utili per avere contatti diretti con il debitore o anche per notificare degli atti in caso di azioni legali.
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