Oggi anche il mondo degli NPL e degli UTP si trova a fare i conti con nuove sfide. Si discuterà con gli operatori del settore di come affrontare l’attuale “stato d’eccezione”. Revela è sponsor dell’evento
“Non Performing Exposures, stato d’eccezione e pharmákōi”: è questo il titolo scelto per la nona edizione dell’evento, organizzato da Alma Iura, che affronta il tema degli NPL e UTP.
Il congresso si terrà il 20 ottobre al Palazzo della Gran Guardia di Verona. Si discuterà di possibili soluzioni e di opportunità, nuovi orientamenti giurisprudenziali che impattano sul valore dei portafogli NPE, la gestione degli NPE, le GACS e le conseguenze economiche della guerra in Ucraina.
Il titolo fa riferimento all’attuale “stato d’eccezione” in cui si trovano gli NPE. In realtà gli NPL e gli UTP sono già realtà emergenziali, ma a causa del perdurare della crisi economico-sociale le regole ordinarie sono saltate e assumono connotazioni inedite e inaspettate.
Il fenomeno NPE scoppiò improvvisamente nel 2015-2016, quando gravarono sui bilanci delle banche italiane ben 349 miliardi di euro. Da allora sono nati nuovi operatori di mercato che, nel tempo, si sono notevolmente evoluti.
Anche in passato ogni società ha dovuto gestire e superare crisi particolari, per ritornare a uno stato ordinario. L’uomo ha, così, dovuto inventare delle tecnologie sociali o economiche, come nell’antica Grecia con il rito del pharmakos. In caso di crisi sociale, religiosa, politica, o a fronte di una calamità naturale, durante questa cerimonia erano espulsi dalla comunità uno o due individui, poiché si riteneva che tale pratica avrebbe purificato la società.
Oggi anche il mondo degli NPL e degli UTP si trova a fare i conti con nuove sfide e al convegno si parlerà propri del “nuovo mondo NPE” e dei suoi moderni riti.
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L’evento avrà inizio alle 9.30, con i saluti iniziali e la presentazione. Si comincerà a discutere degli UTP e delle crisi vecchie e nuove, con relative analisi di scenario. Si passerà, poi, agli NPL e le soluzioni di mercato.
Nel pomeriggio si affronterà il tema delle riforme del diritto degli NPE, delle innovazioni tecnologiche e di processo, delle prospettive degli investitori. Si farà, quindi, il punto della situazione per capire come affrontarla al meglio. L’evento si concluderà, come sempre, con la cena di gala. Ecco il programma completo.
La situazione attuale degli NPE
Secondo il report sul mercato degli NPE – Non Performing Exposure realizzato da EY, nota società di consulenza mondiale, lo stock è atteso in aumento. Dai 330 miliardi del 2021 si arriverà, infatti, a 369 miliardi alla fine del 2022, fino a 402 miliardi nel 2024.
Il picco era stato raggiunto, come già detto, nel 2015. La forte riduzione delle Non Performing Exposures, avviata dalle banche fino al 2019, aveva portato il totale a 96 miliardi di euro a giugno 2021.
La situazione dei crediti deteriorati in Italia appariva, quindi, sostanzialmente sotto controllo, ma poi la crisi economica ha completamente cambiato lo scenario. Lo stock italiano oggi è al di sopra della media europea, con il 4,9% contro il 2,1%. Fanno meglio del nostro Paese altre nazioni importanti come il Portogallo (3,9%), la Francia (2%) e la Germania (1,1%).
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Secondo lo studio, la maggioranza dei nuovi flussi saranno UTP, un asset class difficile da gestire per le banche, dato che richiede un modello di business ad hoc. Ogni singola esposizione per le sue peculiarità necessiterebbe, infatti, di uno studio e una strategia dedicata che le banche attualmente non riescono a realizzare a causa dell’eccessiva numerosità di questa tipologia di posizioni all’interno dei proprio portafogli.
Per questo motivo è fondamentale un approccio più analitico, che si avvalga di informazioni aggiornate e di qualità. Per avere una valutazione dei portafogli NPL e UTP ci si rivolge a società specializzate in indagini per recupero crediti, come Revela, che con la Due Diligence sono in grado di dare tutte le informazioni utili alla definizione dell’effettivo rischio di insolvenza di quel credito.