NPL e UTP: al via la decima edizione del congresso Alma Iura

NPL e UTP: al via la decima edizione del congresso Alma Iura

L’evento sugli NPL e UTP, organizzato da Alma Iura, si terrà il 12 ottobre a Verona. Si riuniranno i rappresentanti di istituzioni, istituti di credito e advisors. Revela partecipa come sponsor

Ci si ritrova ancora una volta a Verona al Palazzo della Gran Guardia, il 12 ottobre, per parlare di NPL e UTP. L’evento, organizzato sempre da Alma Iura, è giunto alla decima edizione e sarà condotto dalla giornalista Debora Rosciani. Come gli anni scorsi, Revela partecipa in qualità di sponsor.

La precedente edizione ha visto la presenza di più di quaranta istituti di credito e più di sessanta servicer, nonché oltre seicento partecipanti. Ciò a testimonianza di quanto il tema degli NPL e UTP sia sempre più caldo e attuale.

All’evento su Non Performing Loans e Unlikely to Pay si riuniranno i rappresentanti di istituzioni, istituti di credito e finanziari, advisors e studi legali attivi sul campo.

Il programma

L’evento è un’importante occasione di confronto tra gli esperti del mercato bancario e finanziario. Si discuterà in particolare delle nuove regole, il nuovo codice della crisi e la riforma del processo civile, che impongono di mettere alla prova le pratiche consolidate. Tutto ciò in una situazione economica che continua ad essere difficile.

Dopo i saluti iniziali e la presentazione di Marco Rossi, Presidente del Comitato Scientifico, si entrerà nel vivo della discussione sugli investimenti in NPL e UTP, con relativi rischi e rendimenti. Poi si affronterà il tema delle novità legislative e giurisprudenziali.

Nel pomeriggio si parlerà di prospettive di mercato e sfide per gli operatori e anche di modelli e gestione, per finire con le nuove tecnologie al servizio del mercato (intelligenza artificiale, blockchain, machine learning, LLM).

L’evento si concluderà, come sempre, con la cena di gala e un momento dedicato all’arte. In occasione della decima edizione del Congresso, infatti, l’artista internazionale Agron Hoti eseguirà una performance dal vivo per gli ospiti.

Qui il programma completo.

La situazione attuale degli NPL

Secondo quanto emerso dal Market Watch di Banca Ifis, il tasso di deterioramento del credito è stimato rimanere nel triennio 2023-2025 a un livello storicamente basso, anche se confrontato con i valori antecedenti alla prima crisi 2008 dei mutui. A fine 2023 si dovrebbe attestare all’1,2%, raggiungendo un livello inferiore ai minimi storici registrati nel 2006.

Il tasso di deterioramento delle imprese crescerà in misura maggiore rispetto al segmento famiglie, a causa del riflesso delle tensioni di mercato sulla produzione. Le famiglie beneficiano, invece, dell’elevata liquidità e del buon andamento dell’occupazione.


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L’analisi di Banca Ifis ha poi acceso i riflettori sul percorso di de-risking (riduzione del rischio ) delle banche italiane che aiuterà a mantenere l’Npe ratio stabile nel 2023 (3,0%) e in lieve aumento nel biennio 2024 e 2025 (3,2% e 3,3%).

Nel triennio 2023-2025 le transazioni Npe (84 mld€ stimati nei 3 anni) saranno, inoltre, sostenute dal mercato secondario, il cui peso aumenterà intorno al 50% sia nel 2023 che nel 2024.

Per il 2023 sono state stimate transazioni Npe per un ammontare di 32 mld€, inclusi circa 8 mld€ di transazioni che potrebbero essere posticipate al 2024. Le transazioni sul primario saranno guidate dalla prosecuzione del processo della riduzione del rischio delle principali banche e dai flussi di deteriorato in moderato aumento. Il mercato delle transazioni UtP, invece, vede importi contenuti di transato, in linea con quanto previsto negli scorsi anni.

DDL 1246

Lo scorso 23 giugno 2023 è stato presentato alla Camera dei deputati il disegno di legge 1246, recante disposizioni per favorire le posizioni debitorie. Il DDLè l’ultimo di una serie di progetti di legge, presentati nel corso di questa legislatura, in materia di NPL e UTP.

La proposta prevede che al “debitore ceduto” sia data la facoltà di estinguere la posizione debitoria, versando una somma pari al prezzo d’acquisto della posizione da parte della società cessionaria, maggiorata del 20%.

A beneficiarne sarebbero famiglie e piccole imprese insolventi, con debiti inferiori a 25 milioni di euro diventati NPL tra il 2015 e il 2021.


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Secondo la proposta, nella comunicazione di cessione che il debitore riceve dovrebbe essere indicato il prezzo d’acquisto pagato dal cessionario. Gli è data, così, la possibilità di esercitare entro 30 giorni l’opzione, con l’impegno di estinguere la posizione pagando l’importo dovuto al cessionario entro 90 giorni.

L’avvenuto pagamento del debito comporta l’automatica cancellazione della posizione in sofferenza del debitore segnalata nella Centrale dei rischi della Banca d’Italia. L’obiettivo della norma è di agevolare le prospettive di recupero dei crediti in sofferenza e favorire e accelerare il ritorno in bonis del debitore ceduto.

Il disegno di legge sta, però, facendo molto discutere per le possibili conseguenze in quanto si rischia di far saltare l’intero sistema creditizio italiano.

Come valutare portafogli NPL e UTP

Sicuramente uno dei temi più complessi quando si acquista un portafoglio NPL è la definizione del prezzo, ma fondamentali sono anche la valutazione delle posizioni e l’aggiornamento delle informazioni. I portafogli sono solitamente composti da un gran numero di posizioni e, spesso, le informazioni disponibili sono parziali, non aggiornate e difficili da gestire.

Solitamente sono analizzate singolarmente solo le posizioni più importanti, mentre la altre sono esaminate in maniera aggregata sulla base di criteri definiti su carta, ma che difficilmente tengono conto delle caratteristiche specifiche del portafoglio e della qualità dei dati.


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Un approccio massivo e basato sull’applicazione di mere procedure non consente di avere una visione completa e adeguata. È scontato che, quindi, quanto più dettagliata e puntuale è la valutazione, più precisa sarà la stima di quello che si può recuperare.

Per avere una valutazione dei portafogli NPL e UTP ci si rivolge a società specializzate in indagini per recupero crediti, dotate di licenza investigativa. Solo un’azienda specializzata, come Revela, può fornire informazioni attendibili e aggiornate.

Con la Due Diligence, per esempio, si può analizzare il portafoglio di crediti e fare, così, la giusta scelta di acquisizione e valutazione economica per poi decidere di acquistare e gestire il pacchetto. È ovvio che la valutazione inciderà anche sul valore del pacchetto e, quindi, sul prezzo.

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