NPL Meeting, presentati i dati del report di Banca Ifis

NPL Meeting, presentati i dati del report di Banca Ifis

Le misure anticrisi hanno contenuto l’impatto dei crediti deteriorati. È quanto emerge dall’NPL Meeting, in cui sono stati presentati i dati del 14esimo report di Banca Ifis

Si è tenuto venerdì 24 settembre a Villa Erba, a Cernobbio, la decima edizione dell’NPL Meeting 2021, dal titolo “Recovery builders”. Il più importante evento italiano dedicato al mercato dei non performing loans e del bank restructuring, organizzato da Banca Ifis, si è svolto in un unico giorno con la sola main conference. Hanno partecipato circa 300 ospiti in presenza e mille in collegamento streaming.

Istituzioni e operatori del settore si sono riuniti per discutere della situazione attuale degli NPL con due tavole rotonde. La prima, dal titolo “I crediti e le garanzie statali: le banche alla prova del post-Covid” e “Investire in Non Performing Loans in Italia, cosa attendersi nel nuovo scenario”.

Le previsioni

Le previsioni sono migliori rispetto a quanto previsto lo scorso anno. Decisivo è stato l’intervento del governo con le misure anticrisi, che hanno messo le banche in condizione di supportare la ripresa. Le moratorie sui crediti in essere, il blocco dei licenziamenti e i crediti garantiti hanno, infatti, evitato un possibile credit crunch (dai primi mesi del 2020 sono in ripresa i prestiti, soprattutto alle imprese) e hanno ritardato l’emersione degli NPL.

I dati del Market Watch NPL lo confermano, evidenziando un flusso di crediti deteriorati non solo inferiore ai volumi delle precedenti crisi, ma anche minore rispetto alle previsioni del 2020.

«Quello che diffondiamo oggi è il 14esimo Market Watch NPL, un documento chiave per comprendere come, in questo settore, negli ultimi dieci anni siano profondamente cambiati volumi, dinamiche e protagonisti – ha detto il Vice Presidente di Banca Ifis, Ernesto Fürstenberg Fassio in apertura -. Etica, sostenibilità e trasparenza sono alla base del nostro lavoro ed è importante continuare a sviluppare questa attività che genera economia e nuova occupazione nel Paese e può contribuire alla ripresa».

I dati del Market Watch NPL

Alla fine del 2021, lo stock dei crediti deteriorati nei bilanci bancari si attesterà a 90 miliardi di euro, con un NPE ratio inferiore al 5% e un incremento a 113 miliardi di euro alla fine del 2023 (NPE ratio al 5,9%). Questo trend è la conseguenza dell’aumento del tasso di default nel 2022 per il termine delle moratorie, destinato a diminuire già nel 2023.

I nuovi flussi di deteriorato, pari a 41miliardi nel 2022 e a 32 miliardi nel 2023, saranno comunque inferiori ai 71 miliardi registrati nel solo 2013 sia in valore assoluto, sia in termini percentuali. Dal 2022, inoltre, lo stock degli Utp sarà superiore al volume delle sofferenze.


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Per quanto riguarda il totale delle esposizioni deteriorate (NPL e UtP) a fine 2021 dovrebbe attestarsi in Italia a 345 miliardi di euro. Di questi 90 miliardi ancora sui libri bancari e il resto ceduto agli operatori del settore, che giocano un ruolo importante nella stabilità del sistema finanziario. Lo stock nel 2023 dovrebbe toccare i 430 miliardi di euro, di cui solo un quarto pesa sui bilanci bancari.

Nel 2022, con il venir meno degli incentivi, il tasso di default dovrebbe attestarsi al 3%, in crescita rispetto all’1,4% del 2021, ma comunque lontano dal 4,5% del 2013.

Si stimano, infine, nel biennio 2022-23 vendite per 80 miliardi di euro di valore. In crescita a 11 miliardi di euro anche le operazioni su portafogli UtP. L’aumento medio dei prezzi degli NPL unsecured riflette la migliore qualità dei portafogli in termini di documentazione e minore vintage.

Il futuro degli NPL

L’impatto sui bilanci bancari sarà gestibile grazie al derisking operato dagli istituti e alla presenza dell’industria di investimento e servicing degli NPL che si è specializzata investendo in competenze e tecnologie  – ha precisato Frederik Geertman, Amministratore Delegato di Banca Ifis -. Oggi questi attori sono in grado di assorbire i crediti deteriorati con efficacia ed efficienza e si rendono protagonisti della ripresa. Ci sono, inoltre, poche industrie che possono vantare una crescita di redditività e occupazione come l’NPL Industry. La sfida è dotarsi di sempre più efficaci strumenti finalizzati a una gestione attiva, sostenibile e professionale dei crediti deteriorati”.

In questo contesto l’importanza delle informazioni puntuali e di qualità a supporto dei servicer è fondamentale.

Come ha evidenziato nel suo intervento Ida Mercanti, capo del servizio supervisione bancaria 1 di Banca d’Italia, la sfida è focalizzarsi non sul recupero, ma sul sostegno e la ristrutturazione con una gestione anticipata corretta.

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