Le Indagini Patrimoniali per separazione sono utili in ottica di addebito, nel calcolo, o ricalcolo, dell’assegno di mantenimento, fino all’affido di minori. Ecco cosa sapere
Com’è ben noto durante i procedimenti in materia di famiglia uno degli aspetti sui quali ci si scontra maggiormente è quello economico, per il mantenimento di figli ed ex coniuge. Le Indagini Patrimoniali per separazione entrano in campo proprio in corso di giudizio per dimostrare il tenore di vita della famiglia e il patrimonio delle parti.
I coniugi, all’udienza di comparizione davanti al presidente del tribunale, sono tenuti a presentare la dichiarazione personale dei redditi e ogni documentazione relativa al patrimonio personale e comune. In caso di contestazioni di una della parti può essere anche il Giudice a disporre indagini sui redditi, sui patrimoni e sull’effettivo tenore di vita.
Con la Sentenza n. 5094 del 5 marzo 2014, la Corte di Cassazione si è nuovamente occupata della questione relativa alla norma che consente l’utilizzo delle Indagini Patrimoniali per separazione da parte del Giudice del processo della famiglia.
“In tema di determinazione dell’assegno di mantenimento, l’esercizio del potere di disporre indagini patrimoniali avvalendosi della polizia tributaria, che costituisce una deroga alle regole generali sull’onere della prova, rientra nella discrezionalità del giudice di merito. L’eventuale omissione di motivazione sul diniego di esercizio del relativo potere, pertanto, non è censurabile in sede di legittimità, ove, sia pure per implicito, tale diniego sia logicamente correlabile ad una valutazione sulla superfluità dell’iniziativa per ritenuta sufficienza dei dati istruttori acquisiti”.
Il ruolo delle Indagini Patrimoniali per separazione
Le Indagini Patrimoniali per separazione sono utili in ottica di addebito della separazione, nel calcolo, o ricalcolo, dell’assegno di mantenimento, fino all’affido di minori.
Capita spesso che le parti non producano la documentazione richiesta o che la lascino incompleta o ancora non veritiera. Per questo motivo una delle parti può prospettare al giudice che la posizione economica e patrimoniale del proprio coniuge sia differente da quella da esso allegata in giudizio. Quest’ultimo ad esempio, potrebbe svolgere un’attività lavorativa in nero, percepire rendite familiari non dichiarate o essere l’effettivo proprietario di beni formalmente intestati a terze persone.
Ti potrebbe interessare: Indagine Patrimoniale su persona, quando si fa e come
Il Giudice, ovviamente, avrà la facoltà di attivare indagini di carattere patrimoniale solamente quando dalla documentazione a lui sottoposta emergano elementi idonei a far desumere una sproporzione tra l’ effettivo tenore di vita di una delle parti e quanto dichiarato.
Le Indagini Patrimoniali per separazione si possono richiedere, inoltre, nel caso in cui l’assegno di mantenimento, che uno dei partner deve corrispondere all’ex e agli eventuali figli, deve essere rivisto perché si basa su condizioni economico-patrimoniali mutevoli.
Anche quando il mantenimento è stato correttamente stabilito dal giudice, gli accordi, possono invece non essere mantenuti. È, quindi, necessaria un’indagine per valutare se è possibile e conveniente avviare un’azione legale di pignoramento dei conti correnti, del quinto dello stipendio o di altri beni mobili o immobili di proprietà dell’ex coniuge inadempiente.
Cosa contengono le Indagini Patrimoniali
Le Indagini Patrimoniali per separazione mirano, come già detto, alla verifica delle effettive disponibilità finanziarie e del reale tenore di vita dell’ex coniuge. Permettono, infatti, di ricercare fonti di reddito non dichiarate, una sopraggiunta eredità, un lavoro senza contratto o anche accertare l’impossibilità di procurarsi mezzi economici.
Ti potrebbe interessare: Indagine Patrimoniale: quali informazioni si possono ottenere
In questo caso ci si può rivolgere ad agenzie investigative che possono reperire tutte le informazioni necessarie. L’Indagine Patrimoniale di Revela è un’indagine completa che aggrega elementi di reperibilità ad elementi di verifica patrimoniale, reddituale ed economica del soggetto.
Include una serie di informazioni tra cui la verifica di attività imprenditoriali o presenza quote (cariche aziendali, partecipazioni), la verifica del posto di lavoro, referenze bancarie locali e rilievo automezzi. Tutto è contenuto in un Dossier riproducibile in sede giudiziaria.