L’export è la strada giusta per molte aziende per migliorare competitività e redditività. Per evitare rischi d’impresa è fondamentale, però, valutare sempre l’affidabilità e la solvibilità di un potenziale partner o cliente
Il mercato odierno, sempre più globalizzato e connesso, è pieno di opportunità di sviluppo per le imprese italiane. L’export diventa, quindi, la strada giusta per molte aziende per migliorare competitività e redditività. Per operare in maniera professionale ed adeguata sui mercati stranieri bisogna, però, conoscerli.
L’instabilità a livello globale che stiamo vivendo rende più complesso operare all’estero. Le insolvenze aziendali globali sono, infatti, destinate ad aumentare del +6% nel 2023 e del +10% nel 2024. Per evitare rischi d’impresa è fondamentale, quindi, valutare sempre l’affidabilità e la solvibilità di un potenziale partner o cliente, con un Report aziende estere.
Perché affacciarsi sui mercati esteri
Aprirsi ai mercati esteri è un’occasione di crescita per le aziende italiane. In particolare, puntare su una maggiore diversificazione geografica, spingendosi anche in mercati emergenti, significa aprire nuove opportunità per il proprio business.
Le prospettive macroeconomiche nel 2023 e nel 2024 sono relativamente positive, sebbene siano indebolite da condizioni finanziarie globali poco favorevoli, minore potere d’acquisto dei consumatori e un rallentamento della produzione industriale. Il Pil mondiale continuerà a crescere, anche se a un ritmo inferiore a quello dello scorso anno (+1,7% e +2,5% nel 2023 e 2024).
Le principali economie come Germania, Stati Uniti, Francia e Cina, si confermano le maggiori geografie di riferimento per le vendite italiane. Nuovi mercati, però, rappresentano occasioni sempre più significative per il nostro export. Il Vietnam, per esempio, vedrà una crescita dell’8,1% nel 2023 e del 6,5% nel 2024.
L’insorgere del conflitto russo-ucraino, inoltre, ha favorito le economie del Golfo, che hanno potuto stanziare consistenti risorse per piani d’investimento finalizzati alla diversificazione produttiva, con effetti positivi anche per la domanda di beni italiani. In particolare, il nostro export è cresciuto a doppia cifra quest’anno, e non sarà inferiore al 5% per il 2024, in Arabia Saudita (+15,6%) ed Emirati Arabi Uniti (+10).
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In America Latina, invece, Messico e Brasile sono i due paesi con prospettive di domanda più favorevoli. Il Messico (+8,4%), infatti, si trova oggi in una posizione molto più centrale nello scenario globale. Anche la Croazia (+14,4%), entrata nell’Eurozona a gennaio 2023, rappresenta un’opportunità d’ingresso alla regione balcanica.
Fra i principali mercati di destinazione la maggiore spinta è attesa dalla Cina (+17% nel 2023), con la riapertura dopo anni di restrizioni anti-Covid. Infine, l’India (+10,3% nel 2023), si conferma tra i mercati in maggiore espansione per l’export italiano di beni, grazie all’importante evoluzione del suo sistema produttivo.
I numeri sull’export
Lo scorso anno le esportazioni italiane di beni sono cresciute in valore del 20% in termini tendenziali, confermando l’elevato ritmo di crescita registrato anche nel 2021 (rapporto export 2023 – Sace).
La vivace dinamica dell’export italiano è proseguita anche quest’anno, seppure a un ritmo fisiologicamente inferiore rispetto ai due anni precedenti. Nel 2023, infatti, le vendite italiane di beni oltreconfine supereranno in valore i 660 miliardi di euro grazie a una crescita attesa del 6,8%, dinamica sostenuta seppure fisiologicamente inferiore a quella dei due anni precedenti, per proseguire a un ritmo del +4,6% nel 2024 e del 3,8% medio annuo nel biennio successivo.
In particolare, i principali settori di export del nostro Paese sono la meccanica strumentale, ma anche gli apparecchi elettrici (motori e generatori elettrici, quadri di distribuzione) e gli altri investimenti (strumenti di misurazione e controllo).
I forti investimenti per la transizione in corso spingeranno, inoltre, l’export italiano di beni ambientali, atteso crescere quest’anno del 9,3% e il prossimo del 9,7%, accelerando poi a circa il 14% all’anno in media nel 2025-26.
Prevenire i rischi con i report aziende estere
In un contesto caratterizzato da alcuni rischi e da un’incertezza relativamente elevata, prima di concludere qualsiasi tipo di affare è bene rivolgersi ad un’agenzia investigativa specializzata, come Revela.
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Solo così è possibile ridurre il rischio di insolvenza e istaurare rapporti commerciali con clienti esteri sani e sostenibili.