Ci troviamo nel mezzo di una crisi senza precedenti, in molti costretti a restare fermi, ma cosa potremmo fare per prepararci al meglio in vista della ripresa? Con i crediti deteriorati se non si riesce a recuperare abbastanza, allora è meglio procedere puntando sulla qualità, investendo su una valutazione in termini di pignorabilità
Nessuno occuperebbe il garage con la sua vecchia automobile non più funzionante lasciando alle intemperie quella nuova: ecco perché i crediti deteriorati devono essere gestiti proprio come se fossero un vecchio veicolo, che se non torna presto a muoversi resterà solo un peso inutile costoso da mantenere.
Cosa fare, quindi, con i crediti deteriorati?
Prima di tutto è necessario compiere una seria ed attenta valutazione. L’obiettivo deve essere quello di ottenere una fotografia quanto più realistica e, soprattutto, aggiornata della situazione.
Solo quando questa analisi è disponibile si può pensare di pianificare le azioni da compiere per giungere alla migliore soluzione possibile: concentrare gli sforzi solo dove ci sono buone possibilità di recuperare i crediti. In questo modo si riusce anche a liberare risorse per lavorare su più portafogli.
Ecco perché la fase di valutazione è la più importante ed è, quindi, necessario affidarsi a chi ha una comprovata esperienza in questo settore. Si dovrebbero preferire le realtà professionali che operano da sempre nel campo delle indagini patrimoniali per il recupero crediti e che sono realmente in grado di effettuare una corretta valutazione dei crediti deteriorati.
A chi rivolgersi
Chi ha questa esperienza è solitamente un partner che può supportare anche sulle principali azioni da intraprendere, dalla Due Diligence alle indagini patrimoniali utili a supportare l’eventuale azione legale di recupero crediti, partendo perché no dalla più efficace delle azioni come quella di ricercare liquidità presso i conti correnti dei debitori per l’esecuzione di un veloce pignoramento.
Il rintraccio del conto corrente dei debitori, per essere efficace, deve essere fatto in maniera impeccabile e, magari, affidato a chi è specializzato e imposta il rintraccio con l’obiettivo di favorire il pignoramento del conto corrente, che risulta ad oggi anche il sistema più economico per recuperare un credito.
Ci sono, poi, azioni più complesse che devono comunque essere valutate, poiché spesso si commette l’errore di non procedere dove invece le probabilità di recuperare un credito deteriorato sono alte oltre che possibili, per esempio nei casi di decesso del debitore.
È una situazione tutt’altro che infrequente e che viene spesso tradotta erroneamente con l’impossibilità oggettiva di procedere al recupero del credito, il più delle volte accompagnata da una dichiarazione di inesigibilità. Esiste, invece, la possibilità di ricorrere all’identificazione e al rintraccio degli eredi (verificando preventivamente i casi di rinuncia all’eredità oltre che la concreta reperibilità di questi ultimi), costruendo una possibilità di dare corso all’azione di recupero che statisticamente in questi casi spesso si traduce in un completo successo, a dispetto delle aspettative iniziali.
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In conclusione, magari gli eventi non si possono cambiare e spesso proprio nei momenti di crisi nascono le migliori opportunità. Allora perché non approfittare di questo momento per concentrarsi su quelle attività che in un regime ordinario non riusciamo ad analizzare con la dovuta lucidità?
Ecco, una corretta gestione dei portafogli passa anche per la valutazione attenta di tutte le posizioni dei crediti deteriorati e, quindi, qualitativa che, se affidata a mani sapienti ed esperte e compiuta con servizi dove viene posta la giusta attenzione sulla qualità, può sicuramente essere una di quelle azioni che apportano un beneficio diretto al miglioramento delle performances di recupero, l’obiettivo primario di ogni servicer.