I crediti commerciali rappresentano un vero e proprio strumento finanziario nell’ambito delle transazioni economiche tra parte venditrice e acquirente. Per prevenire qualsiasi rischio è, però, importante valutare l’affidabilità e la solvibilità dei propri partner
I crediti commerciali rappresentano un vero e proprio strumento finanziario, diverso dalla normale attività creditizia che prestano banche e finanziarie.
In sostanza, il credito commerciale è una dilazione di pagamento concessa dalla parte venditrice a quella acquirente, che di fatto gli concede un prestito, sostenendone il costo. Il fornitore, quindi, si accorda con il cliente, dandogli la possibilità di acquistare merci e posticipare il pagamento, che solitamente va dai 30 ai 120 giorni.
In questo modo anche le aziende che non hanno una disponibilità economica nell’immediato possono accedere a beni e servizi.
Questa forma di finanziamento a costo zero è molto utilizzata tra le imprese, in quanto rappresenta per l’acquirente un grosso vantaggio, a differenza del prestito bancario, che invece comporta costi più onerosi. Il mancato rispetto delle scadenze dei pagamenti, però, può comportare gravi sanzioni e danneggiare la reputazione e il rapporto con il fornitore.
I venditori, invece, possono creare con i propri clienti un rapporto di fidelizzazione e sviluppare volumi di vendita più elevati alla luce dei benefici legati all’assenza di costi di finanziamento.
Crediti commerciali, quali sono i rischi
Per i fornitori il credito commerciale è un vantaggio, poiché possono regolare la concessione del credito e gestire l’andamento del proprio fatturato. Dall’altra parte, però, rappresenta un costo in quanto rinunciano alla disponibilità di una somma di denaro, rinviando l’incasso al termine della dilazione. A questo si aggiunge il rischio legato al tardivo pagamento del credito e, in certi casi, al mancato pagamento dello stesso.
È molto importante, dunque, valutare attentamente non solo l’entità del credito commerciale da concedere, ma anche il profilo di rischio delle controparti.
Le insolvenze sui crediti determinano spesso delle perdite importanti sul fatturato aziendale, oltre all’impegno di dover gestire delle procedure di recupero lunghe e a volte inefficaci.
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Solo una corretta gestione del credito, che punta all’azione preventiva, evitando al massimo il pericolo di insolvenze, può proteggere l’azienda da situazioni di grave crisi. Ecco perché molte imprese per tutelarsi fanno ricorso all’assicurazione del credito: attraverso la stipula della polizza assicurativa si può, infatti, contare sul recupero dei crediti.
Come prevenire il rischio con i report azienda
Per valutare l’affidabilità e la solvibilità dei propri partner è necessario fare un’attenta analisi preliminare, per rilevare l’eventuale presenza di protesti o pregiudizievoli e verificare le precedenti esperienze di pagamento.
Per avere informazioni attendibili e soprattutto aggiornate, è opportuno rivolgersi a società di consulenza esperte nei sistemi di indagine e di informazioni commerciali, come Revela.
Le Informazioni commerciali (Business Information) sono, infatti, uno strumento indispensabile a supporto di decisioni in ambito commerciale.
Parliamo di un processo complesso che deve coprire tutte le fasi della valutazione, da quella precedente alla fornitura o prevendita, ai pagamenti ed, eventualmente, alla riscossione dei crediti non pagati.
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Attraverso il Rating aziendale è, inoltre, possibile definire caso per caso la massima esposizione commerciale accordabile. In questo modo i rischi di insolvenza sono ridotti al minimo, mentre la propria liquidità è al sicuro. Tutte le informazioni, frutto di indagini e analisi approfondite, sono raccolte poi in un Report aziende completo.
Il servizio offerto da Revela prevede l’integrazione di dati di matrice investigata che consentono di determinare, in maniera approfondita, il profilo di rischio di ogni singola impresa. Le informazioni sono riferibili non solo all’ambito economico, ma sono frutto di indagini a 360°.
Recupero crediti commerciali
Gestire un cliente insolvente mette di fronte a due possibili soluzioni: il cliente paga e continua a comprare nel futuro, oppure il cliente non paga e si procede con il recupero crediti commerciali, stragiudiziale o legale, e la fine del rapporto commerciale.
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È necessario che oltre alla fattura ci sia un documento che dimostri il rapporto tra le parti, come un contratto, un preventivo di spesa approvato e firmato dal cliente, un documento di consegna della merce con firma di ricezione. Solo con questi il creditore potrà agire in tutti i modi previsti dalla legge per sollecitare il pagamento di quanto gli spetta.
In tribunale sarà il Giudice ad accertare, in via definitiva, il diritto di credito, a disporre il pagamento ed, eventualmente, il pignoramento dei beni del debitore.
Prima di agire per via giudiziale, è consigliabile effettuare una valutazione sulla consistenza del patrimonio del debitore, al fine di evitare che il provvedimento si riveli poco efficace dal punto di vista concreto. Anche in questo caso si può fare affidamento a Revela, per recuperare i crediti commerciali vantati.
Non bisogna dimenticare, inoltre, che anche i crediti commerciali possono andare in prescrizione: in questo caso il creditore perde il diritto di riscuotere la somma. Generalmente la norma italiana prevede che la tempistica standard di prescrizione dei crediti commerciali sia di 10 anni, ma in realtà non esiste un unico termine e la scadenza varia in relazione al soggetto che emette la fattura e al tipo di attività economica.