Cartelle esattoriali e pignoramenti, si va verso una nuova proroga dello stop

Cartelle esattoriali e pignoramenti, si va verso una nuova proroga dello stop

Due le proposte discusse in Parlamento: nuovo stop per cartelle esattoriali e rateizzazione di quanto dovuto per 3 anni. Ecco tutte le novità e il nuovo calendario riscossioni

Si va verso una proroga della sospensione dei termini di notifica e di pagamento delle cartelle esattoriali. È, infatti, in discussione in Parlamento la proposta di posticipare al 1° settembre la ripresa delle notifiche e c’è chi addirittura parla di estenderlo a tutto il 2021.

Il Decreto Sostegni, ormai diventato legge (n. 69 del 2021) aveva previsto uno stop all’invio delle cartelle esattoriali fino al 30 aprile. Con il Decreto Sostegni bis tale termine era stato ulteriormente posticipato al 30 giugno 2021.

Nuova proroga dello stop per le cartelle esattoriali

Nei tavoli tecnici si è discusso, dunque, della possibilità di spostare in avanti di due mesi il blocco, facendo in questo modo scattare la ripresa delle notifiche dal 1° settembre e il termine di versamento al 1° ottobre.

L’obiettivo è quello di far passare l’estate, con un ulteriore blocco delle cartelle, che prevede l’inizio dei pagamenti solo una volta concluso il periodo estivo.


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La proroga dei pagamenti genererebbe un buco nel bilancio dell’Agenzia delle Entrate di circa 800 milioni di euro per il venir meno dell’aggio. Arriva, così, la proposta di Ernesto Maria Ruffini di far ritornare il redditometro come strumento per scovare gli evasori e, quindi, incentivare il pagamento delle tasse.

Si tratterebbe dell’ennesimo intervento ponte, che rischierebbe di far aumentare ulteriormente le rate da saldare in un’unica soluzione per chi aveva in corso o ha chiesto un piano di dilazione.

Ipotesi di scaglionamento delle 16 rate

Dal 1 luglio sarebbero ripartite le notifiche, i pagamenti  delle cartelle esattoriali ed i pignoramenti dei conti correnti. Entro il 2 agosto si sarebbero, inoltre, dovuti pagare, in un’unica soluzione, le 16 rate delle cartelle rateizzate e sospese da marzo 2020.

Durante il convegno del Sole 24 Ore la viceministra all’Economia, Laura Castelli, aveva anticipato di voler intervenire proprio sulla questione delle 16 rate in scadenza delle cartelle esattoriali. In questo caso si ipotizza di rateizzare i pagamenti pregressi, sospesi da marzo 2020, in un arco temporale di 3 anni. 

Pignoramento del conto corrente

Dal 1° luglio potrebbe ripartire, se non ci sarà la decisione definitiva, la riscossione dei crediti tributari da parte dell’Agenzia delle Entrate, che potrà avviare il pignoramento del conto corrente.


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Le somme disponibili non sarebbero, quindi, più sottoposte al vincolo di indisponibilità ed il soggetto terzo dovrebbe renderle fruibili al debitore. Nel caso in cui il Parlamento prorogasse di due mesi l’avvio delle attività di esazione, allora si potrà tirare un sospiro di sollievo. 

Scadenza blocco dei licenziamenti

Restando nelle scadenze, il 30 giugno scadrà anche il blocco dei licenziamenti per alcuni lavoratori. Non c’è stata, almeno per ora, nessuna proroga fino al 28 agosto, com’era stato annunciato dal ministro Orlando. Per i datori di lavoro rimane comunque la possibilità di utilizzare la cassa integrazione ordinaria, senza il pagamento del contributo addizionale, fino alla fine del 2021 e nel mentre non potranno licenziare.

Il calendario fiscale, dunque, è ancora tutto da riscrivere, compresa la possibile proroga al 20 luglio degli acconti delle partite Iva. La decisione spetta al ministro MEF Daniele Franco. Tutto dipenderà, ovviamente, dalle coperture finanziarie a disposizione del Ministero dell’Economia. I conti saranno pronti nelle prossime settimane.

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